In Val Veny sono mappati molte escursioni che permettono di ammirare bellissimi paesaggi e il trekking al rifugio Elisabetta è sicuramente uno di questi: durante il tragitto verso il rifugio si costeggino torrenti e laghi alpini, si intravedono ghiacciai millenari e non è raro incontrare qualche stambecco. Un’escursione dunque molto gratificante, fattibile anche in giornata.
In fondo alla Val Veny, a 2.195 m s.l.m. si trova il rifugio Elisabetta: costruito negli anni ’50, il rifugio è frequentato non solo da alpinisti ma anche da molti escursionisti. Il rifugio infatti si trova in una posizione privilegiata, al cospetto delle Pyramides Calcaires, l’Aguille des Glaciers e del ghiacciaio di La Lex Blanche. Il rifugio Elisabetta si raggiunge con un semplice trekking di due ore, fattibile anche dai più piccoli o da chi non è molto allenato: è un trekking molto panoramico, dove lo sguardo viene rapito da paesaggi incredibili, caratterizzati dalla costante presenza del torrente Doire, che forma incantevoli laghetti, e dai ghiacciai che sovrastano il rifugio, fin da subito visibile in lontananza.
[ Le acque del Torrente Doire ]
INFO
Tipologia: sentiero escursionistico
Difficoltà: T
Segnaletica: sentiero numero 12
Luogo: Val Veny (Valle d’Aosta)
Punto di partenza: La Visaille – 1679 m slm
Punto di arrivo: Rifugio Elisabetta Soldoni – 2195 m slm
Dislivello: 540 m
Tempo di percorrenza: 2 ore (solo andata)
Il trekking al rifugio Elisabetta è un trekking che non presenta difficoltà tecniche ed è classificato come T (turistico): sebbene non sia difficile, ha una durata di 2 ore solo andata per un totale di 7 km ad andare e 7 km per tornare, e questo è aspetto da prendere in considerazione.
Il trekking si svolge in Val Vany: punto di partenza è La Visaille, che si trova in fondo alla Val Veny e si raggiunge in auto o con la navetta che parte da Courmayeur. L’escursione inizia dopo la sbarra di metallo che si trova in fondo a La Visaille e prosegue con una pendenza non eccessiva su strada asfaltata fino al Ponte Doire, che si affaccia sul Lago Combal.
[ Lago Combal ]
Una volta giunti al Ponte, per raggiungere il rifugio Elisabetta si prosegue sulla sinistra (a destra il sentiero porta al Lago del Miage: questa deviazione allunga il percorso di 20 minuti ad andare e 20 minuti a tornare indietro fino al ponte). Il sentiero diventa pianeggiante e costeggiando il lago Combal si attraversano tanti laghetti formati dal torrente Doire. Le montagne di fronte a noi, ricoperte dai ghiacciai, riflettono la loro immagine in questi specchi d’acqua, regalando panorami davvero mozzafiato. Impossibile mettere solo una fotografia!
[ Il pianoro ]
Dopo aver superato alcuni laghetti, il sentiero continua a costeggiare il Torrente Doire, per un lungo tratto pianeggiante. Al termine dell’ampio pianoro il sentiero comincia a salire e il rifugio Elisabetta si avvicina sempre di più. Per accorciare il percorso è possibile tagliare e prendere le varie scorciatoie (più ripide) che tagliano i tornanti.
Ed ecco che, tornante dopo tornante, si giunge ad alcune case, ex caserma militare e il rifugio Elisabetta si trova poco sopra: la vista è appagante e gratificante, ed è molto piacevole stendersi sul prato e guardarsi le montagne. Dal rifugio partono altri sentieri come per esempio il sentiero per le Pyramides Calcaies o il Col de La Seigne e il bivacco Hess.
Si rientra dal medesimo sentiero descritto in precedenza.