Qualche anno fa in televisione vidi un documentario sul Cile: le immagini dell’arido deserto di Atacama, i vulcani attivi nella regione dei laghi e gli imponenti ghiacciai della Patagonia mi sono rimaste impresse nella mente e da quel giorno il Cile è stato al primo posto nei miei travel dreams. Quando i miei genitori hanno deciso di organizzare un viaggio in questa magnifica terra non stavo più nella pelle e gli sono grata per avermi permesso di fare questo incredibile viaggio.
Chiuso tra l’Oceano Pacifico e la Cordigliera delle Ande, il Cile si estende lungo l’estremo sud ovest dell’America Latina per circa 4.300 km e comprende cinque regioni geografiche, ognuna con caratteristiche molto diverse. Data la sua immensità servirebbero mesi per poterlo esplorare a fondo ma noi avevamo a disposizione 12 giorni, così abbiamo deciso di visitare le due regioni del Cile più estreme e contrastanti: il deserto di Atacama e la Patagonia meridionale. Sono stati 12 giorni intensi, durante i quali abbiamo vissuto esperienze indimenticabili!
Abbiamo organizzato il viaggio in autonomia, appoggiandoci alle agenzie locali per poter fare le escursioni. Siamo partiti i primi di novembre: in Cile è primavera ma non è ancora alta stagione (inizia a dicembre) quindi non ci sono molti turisti e le temperature sono piacevoli anche nel sud del Paese. Escludendo i trasferimenti (nonostante abbiamo utilizzato principalmente l’aereo, le distanze sono davvero enormi) abbiamo trascorso 4 giorni nella regione del Norte Grande e 6 giorni in Patagonia meridionale, di cui due in Argentina per il trekking al Perito Moreno. Ho deciso di scrivere due post separati, uno inerente alla prima parte del viaggio e un altro post sull’itinerario in Patagonia che trovate qui.
Di seguito:
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itinerario giorno per giorno nel Norte Grande
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Informazioni e link utili
Norte Grande
GIORNO 1: SANTIAGO DEL CILE
La durata del volo per arrivare a Santiago, la capitale del Cile, é di circa 13 ore e se ci aggiunte uno scalo come abbiamo fatto noi, arriverete dopo 20 ore: avendo però volato di notte, il viaggio non è stato poi così massacrante. Arrivati a Santiago in tarda mattinata, dopo aver depositato i bagagli nel nostro hotel (situato nel barrio Providencia) abbiamo preso la metro per recarci in centro: scendendo alla fermata dell’Università, abbiamo percorso il Paseo Ahumada per raggiungere Plaza de Armas, il cuore della capitale. Vicino al municipio si trova il centro informazioni dove potrete trovare cartine e informazioni utili. Avendo solo poche ore a disposizione, ci siamo limitati a visitare i dintorni della piazza principale. La prima tappa è stato il museo di arte precolombino, che ospita una raccolta di ceramiche e tessuti andini provenienti da tutto il sud America (www.precolombino.cl). Conclusa la visita al museo, abbiamo visitato la Cattedrale e camminato in alcune vie laterali: in primavera le vie di Santiago sono un tripudio di glicini in fiore!
[ Plaza de Armas ]
Dopo essere tornati in albergo, abbiamo deciso di cenare nel quartiere Providencia, dove era situato il nostro hotel: questo barrio è un quartiere residenziale, molto curato con tanti ristoranti e locali. Noi abbiamo cenato al ristorante Liguria (www.liguria.cl): non fatevi ingannare dal nome perché è un ristorante cileno dove potrete provare alcuni piatti tipici come le famose empanadas.
GIORNO 2: VERSO SAN PEDRO DE ATACAMA
Da Santiago abbiamo preso un volo interno (www.latam.com) per raggiungere in circa due ore l’aeroporto di Calama, nel Norte Grande. Vi consiglio il posto vicino al finestrino: una volta decollati avrete una splendida vista di Santiago dall’alto, con gli alti grattacieli e dietro le Ande innevate. Proseguendo verso Calama, si sorvolano le Ande e a ovest si vede l’Oceano Pacifico: il Cile è molto lungo ma è stretto solo 200 km, di conseguenza dall’aereo si possono vedere sia le Ande che l’oceano! Nei pressi di Calama il paesaggio cambia completamente: dal finestrino si inizia a intravedere il deserto di Atacama.
[ Le Ande innevate e sullo sfondo l’Oceano Pacifico ]
San Pedro de Atacama dista da Calama circa 90 km ed é il punto di partenza per le escursioni nel deserto di Atacama: questo deserto è il più arido del mondo e ospita alcuni dei luoghi più stupefacenti della terra, come i geyser di El Tatio e la Valle della Luna.
San Pedro de Atacama si trova nel bel mezzo del deserto e in origine era un piccolo villaggio di minatori mentre oggi è meta per tutti i visatori che intendono esplorarne i dintorni. Nonostante l’affluenza continua di turisti, San Pedro è ancora un paesino autentico: camminando nella polverosa via principale, Caracoles, ci si imbatte in numerose agenzie turistiche, ristoranti e negozi ma percorrendo le altre stradine, il rumore si allontana, la gente si dirada e si riscopre l’antica essenza di questo luogo sperduto nel deserto.
[ San Pedro de Atacama ]
A Calama potete affittare un’automobile e visitare i dintorni di San Pedro in autonomia ma in questo caso dovrete prendere le precauzioni del caso e informarvi presso l’ufficio informazioni (che si trova nella piazza di San Pedro). In ogni caso per visitare alcune zone dei parchi o svolgere particolari attività, dovrete passare per un’agenzia locale. A San Pedro ci sono più di 50 agenzie turistiche, quindi c’è l’imbarazzo della scelta! Alcune di queste vendono pacchetti di escursioni, che consentono di risparmiare. Noi ci siamo affidati alla TourisTour (www.touristour.cl): questa agenzia organizza escursioni “regular” o “private”: nel primo caso le escursioni sono con altre persone (gruppi di 10-15 persone), la seconda scelta permette di fare tour privati. Le guide parlano inglese e spagnolo. Se avete tempo, una sera vi consiglio di partecipare a un tour astronomico: noi ci siamo affidati all’agenzia TripTips che si trova nella Calle Domingo Atienza (www.triptips.com – da questo sito potete anche prenotare gli ostelli-) per il tour “una noche con las estrellas” (presto scriverò un post sulla mia esperienza). Il deserto di Atacama è il luogo ideale per l’osservazione delle stelle in quanto il cielo è molto limpido e i venti sono facilmente prevedibili. È proprio qui che si trova l’ALMA, uno dei centri astronomici più famosi al mondo.
[ Tour Astronimico “una noche con las estrellas” ]
GIORNO 3: LAGUNA CHAXA E LAGUNE ALTIPLANICHE
A circa 50 km a sud di San Pedro si trova il Salar de Atacama, una immensa distesa di sale dove, tra cristalli di sale e formazioni rocciose, si trovano specchi d’acqua blu intenso: il paesaggio è davvero unico al mondo.
Noi abbiamo visitato la Laguna Chaxa, che fa parte della Riserva Nazionale Los Flamencos. In questa laguna si riproducono i fenicotteri: dopo aver pagato il biglietto di ingresso e aver letto i panelli esplicativi, si percorre il sentiero segnato e, avvicinandosi alla laguna, si possono osservare tre diverse specie di fenicotteri: James, cileno e andino. Vi consiglio di portare un binocolo. I contrasti di colori che si creano rendono surreale il paesaggio: il bianco del sale, il blu della laguna, il piumaggio rosa dei fenicotteri e i vulcani fumanti, formano scenari che vi resteranno impressi nella mente.
[ Laguna Chaxa ]
Dalla Laguna Chaxa si prosegue verso sud per raggiungere le lagune Altiplaniche. Durante il percorso si possono fare due soste, una al villaggio di minatori di Toconao per vedere la piccola chiesa in pietra vulcanica e legno di cactus e l’altra al villaggio di Socaire dove, oltre alla chiesa, si possono vedere alcuni terrazzamenti risalenti al periodo incaico e il bellissimo panorama del Salar de Atacama. Da qui la strada inizia a salire e si passa da 2400 m slm a 4000 m slm, dove si trovano le due lagune Altiplaniche Miscanti e Miniques. Qui il paesaggio cambia radicalmente: la strada è costeggiata da distese di roccia e sabbia da cui spuntano piccoli ciuffi di arbusti gialli, la paja brava, e i lontani vulcani innevati piano piano sembrano avvicinarsi.
Le lagune Altiplaniche sono davvero magiche: una volta arrivati alla Laguna Miscanti si ha la sensazione di essere isolati dal resto del mondo. Il paesaggio è da cartolina e non ci sono parole per descriverlo. Con una breve passeggiata ci siamo avvicinati alla laguna e qui abbiamo visto da vicino un bellissimo branco di vigogne che pascolavano. È incredibile vedere come gli animali non siano intimoriti dall’uomo: il Cile è la dimostrazione che se si ha rispetto dell’ambiente si possono ammirare queste creature libere nel loro habitat naturale.
Accanto alla Laguna Miscanti si trova la Laguna Miniques, famosa per essere luogo di riproduzione della folaga cornuta. Per questo motivo è visitabile solo in determinati periodi dell’anno. Anche questa laguna è incantevole come la vicina laguna Miscanti e una fotografia vale più di mille parole.
[ Laguna Miniques ]
L’escursione alle lagune è terminata alle 14 e alle 16 eravamo di ritorno a San Pedro. Il giorno seguente ci aspettava la visita al campo geotermico El Tatio e quindi ci siamo riposati.
GIORNO 4: GEYSER EL TATIO E VALLE DELLA LUNA
Sveglia alle 4 per la visita ai Geyser El Tatio. Assonati, saliamo sul bus con gli altri visitatori. Dopo circa 2 ore raggiungiamo El Tatio: qui si trova il campo geotermico più alto del mondo, a 4300 m slm. Vi chiederete il perché di questa levataccia. La risposta è semplice: durante la giornata le temperature salgono, l’atmosfera si scalda e il vapore acqueo dei geyser si dissolve più rapidamente mentre al mattino presto, quando la temperatura si aggira intorno ai -10 gradi, si può vedere meglio il vapore e all’alba i primi raggi del sole esaltano questo fenomeno!
[ Geyser di El Tatio ]
Il campo geotermico può esse visitato in autonomia, tuttavia la strada per raggiungere El Tatio a tratti è sconnessa (si deve anche attraversare un piccolo guado) e guidare al buio non agevola le cose. In più ricordate che il momento ideale per visitare questo luogo incredibile è prima dell’alba perché dopo il vapore si dissolve, per cui anche se andrete in autonomia non eviterete le folle di visitatori. Noi abbiamo scelto l’escursione organizzata e ci siamo trovati molto bene: la guida ci ha fornito dettagliate spiegazioni e ci ha permesso di girare in autonomia per il campo geotermico e prima di ripartire ci è stata offerta una ricca colazione.
[ El Tatio ]
Al ritorno era prevista una sosta al villaggio di Machuca che sinceramente non ho apprezzato più di un tanto in quanto tutti si fermano qui per vedere la piccola chiesetta e di conseguenza c’è sempre molta gente.
Tornando verso San Pedro potrete ammirare il bellissimo paesaggio che al mattino era avvolto dal buio tra cui la valle dei cactus, i vulcani fumanti che separano la vicina Bolivia e i pascoli di lama. Prestate attenzione: lungo il tragitto potreste vedere le vigogne e i nandu!
[ Paesaggi andini ]
Nel pomeriggio abbiamo visitato la Valle della Luna: questa valle è un agglomerato di sale, minerali e rocce che si è formata nei corso dei millenni a seguito dello scontro tra la placca di Nazca e quella andina e dall’erosione continua dell’acqua e del vento. Le sue dune ricordano molto i paesaggi lunari, per questo si chiama Valle della Luna.
Dopo aver fatto sosta al centro visitatori, abbiamo iniziato ad esplorare questa incantevole valle: con la guida abbiamo visto la formazione rocciosa denominata ” tre marie ” per poi fare una breve passeggiata in mezzo alle alte rocce: qui ci siamo seduti e abbiamo ascoltato il rumore del vento che, incontrandosi con la roccia, sembra romperla!
La nostra escursione prevedeva anche una breve sosta nella Valle della Morte: questa valle era frequentata dai commercianti di bestiame e data la presenza di numerose ossa trovate qui, viene chiamata Valle della Morte. Si differenzia dalla Valle della Luna in quanto le formazioni rocciose non sono bianche ma arancioni: nel tardo pomeriggio i raggi del sole scivolano delicati lungo le scoscese pareti rocciose che sembrano incendiarsi.
[ La Valle della morte ]
Ripreso il mini bus ci siamo diretti al Mirador della Valle della Luna. Sono molti i turisti che si recano qui tutti i giorni per vedere questo tramonto indimenticabile. Però vi assicuro, ne vale davvero la pena. Il Mirador è un’alta parete rocciosa che offre una vista sulla Valle a 360 gradi e nonostante ci siano sempre molte persone, basta camminare qualche metro più in là per allontanarsi dalla folla e guardare in tranquillità uno dei tramonti più belli della vostra vita. Una precisazione: al Mirador non ci sono protezioni e quasi sempre c’è il vento fortissimo. Molti si siedono sull’orlo del precipizio ma fate attenzione a non cadere: il salto è di 50 m!
[ Mirador ]
GIORNO 5: TRASFERIMENTO VERSO LA PATAGONIA
Abbiamo impiegato un intero giorno per raggiungere la Patagonia. Siamo partiti da San Pedro de Atacama in mattinata per raggiungere Calama verso le 11 per prendere l’aereo. A Santiago abbiamo aspettato circa due ore prima di prendere il volo per Punta Arenas. Anche qui scegliete il posto vicino al finestrino: si vola sopra la Regione dei Laghi e se le nuvole lo permettono, si possono ammirare moltissimi specchi d’acqua di diverse colorazioni, che vanno dal blu inteso al turchese. A contribuire ci sono le Ande che, con le loro vette innevate, fanno da cornice ai laghi.
Clicca qui per leggere l’itinerario in Patagonia
INOFORMAZIONI E LINK UTILI
- Per visitare il Cile basta il passaporto con sei mesi residui di validità. In questo modo potrete restare nel Paese 90 giorni. Alla frontiera la polizia vi consegnerà un piccolo foglio che dovrete conservare per tutta la durata del soggiorno e consegnare indietro quando uscirete dal Paese. Sull’aereo (o quando entrate nel Paese) vi verrà consegnato un foglio da compilare: il foglio è richiesto dal Ministero della Agricoltura in base a un programma di protezione dei prodotti locali. Questo andrà consegnato alle autorità locali prima di entrare nel Paese e nel contempo i vostri bagagli verranno sottoporti ad un controllo sotto il metal detector.
- Portate con voi vestiti leggeri. Il sole è molto forte quindi crema solare ad alta protezione, cappello e occhiali da sole. Per la visita a El Tatio, vestiti pesanti: la temperatura media è di – 10 gradi! Nel corso della giornata la temperatura sale, per cui vi consiglio di portarvi un cambio di pantaloni e di vestirvi a cipolla.
- I cileni prendono tutto con molta calma, sopratutto a San Pedro. Tenete conto di questo.
- Il Conaf è un organo dipendente dal Ministero dell’Agricoltura e si occupa delle politiche forestali in tutto il Cile e gestisce i parchi Nazionali. Per maggiori informazioni: (www.conaf.cl).
- Sito ufficio del turismo di San Pedro de Atacama: www.sanpedrochile.com.
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