Organizzare il viaggio in Bolivia è stato abbastanza impegnativo. Nonostante in precedenza avessimo già visitato altri paesi andini, la Bolivia ha suscitato in noi tante preoccupazioni pre-partenza. La questione che più ci turbava era l’altitudine: per tutto il viaggio saremmo stati ad un’altitudine compresa tra i 3600 m e i 4900 m. C’era poi il problema di cosa mettere in valigia, il timore di non trovare l’agenzia giusta con cui fare il tour del Sur Lipez e la possibile mancanza del riscaldamento negli hotel. Su internet ho trovato molti viaggiatori con le mie stesse preoccupazioni pre-partenza, per questo motivo ho deciso di scrivere un post a riguardo, per raccontare la mia personale esperienza e dare qualche consiglio utile.
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SALUTE: MAL DI MONTAGNA E VACCINI
È la preoccupazione che assilla la maggior parte delle persone che si preparano ad un viaggio in Bolivia. Per quanto riguarda il mal di montagna (soroche) vi consiglio di non sottovalutare quello che trovate scritto nelle guide e su internet: l’elevata altitudine può creare seri problemi e per evitare che questo possa compromettere il viaggio, è molto importante seguire alla lettera alcune regole. A riguardo ho scritto uno specifico post qui.
La regola generale per acclimatarsi è quella di salire gradatamente ma se i giorni a disposizione sono pochi può darsi che, come nel mio caso, si atterrerà direttamente all’aeroporto di El Alto a La Paz. L’aeroporto si trova a 4000 m e la città di La Paz a 3600 m: queste elevate altitudini possono creare problemi come cerchi alla testa, spossatezza e insonnia ( i classici sintomi del mal di montagna). Il consiglio che mi sento di dare è quello di non fare nulla per almeno un giorno intero e vedere come va: camminare lentamente, non fare sforzi e bevere molto mate di coca.
Per quanto riguarda i vaccini, è sempre buona cosa informarsi presso l’ASL prima di partire. Per visitare la Bolivia non sono richiesti vaccini particolari, tranne per quanto riguarda la febbre gialla. Il vaccino contro la febbre gialla è raccomandato e se si visitano alcune zone del paese è addirittura obbligatorio. Io personalmente non l’ho fatto perché, visitando solo la parte andina del paese, non era necessario. È obbligatorio se si visita la parte orientale, ovvero il bacino amazzonico. In questo caso è meglio contattare per tempo l’ASL, fare il vaccino e portare con se un certificato che lo attesta.
[ Il soroche si manifesta ad altitudini elevate ]
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VOLI & TRASPORTI INTERNI
Se si intende soggiornare in Bolivia per un periodo inferiore a 90 giorni, non è necessario il visto, basta il passaporto in corso di validità.
Se si raggiunge la Bolivia con l’aereo, bisogna tenere conto che sono poche le compagnie aeree con voli diretti e i biglietti hanno costi molto elevati. La soluzione più economica è fare, come nel nostro caso, degli scali. I principali aeroporti internazionali sono El Alto International Airport a La Paz e Viru-Viru a Santa Cruz. L’American Airlines offre buoni collegamenti tra La Paz – Santa Cruz e Miami, anche se personalmente ho trovato estenuante il viaggio (in totale 3 scali e più di 20 ore di volo con stop di 7 ore!)
Per quanto riguarda i trasporti interni, l’aereo può essere una buona soluzione se il tempo a disposizione è poco. Sui siti delle compagnie aeree Amaszonas e BoA-Boliviana de Aviacion, si possono trovare delle buone offerte. In alternativa, se il tempo a disposizione è maggiore, la soluzione più economica è il bus: sul sito www.ticketsbolivia.com è possibile trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze. In alternativa al bus, è anche possibile prenotare un tranfer privato: anche se non è una soluzione economica come il bus, se siete almeno in quattro persone, non avrà un costo proibitivo.
Nel Sur Lipez, per attraversare il Salar de Uyuni ed esplorare i dintorni del Siloli, si viaggia in 4×4: è possibile noleggiarne uno e viaggiare in autonomia ma considerate le condizioni delle strade (che talvolta sono inesistenti), è meglio affidarsi ad un’agenzia locale. Qui ho scritto un post su come organizzare la visita al Suo Lipez e al Salar de Uyuni.
[ Nel Sur Lipez si viaggia con il 4×4 ]
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PERIODO MIGLIORE E TEMPERATURE
Il periodo migliore per visitare la Bolivia è la stagione secca, che va da maggio a settembre, che coincide con l’alta stagione. Questo periodo viene considerato il migliore proprio per l’assenza di piogge ma a luglio ed agosto, nella parte sud-occidentale del paese, la temperatura di notte può raggiungere i -30 gradi. Di sicuro la Bolivia non è da visitare durante il periodo delle piogge, ovvero da ottobre a marzo: il Salar de Uyuni è inaccessibile perché allagato e le strade spesso sono impraticabili.
Noi abbiamo visitatola Bolivia ad aprile e mi sento di concludere che, il periodo migliore è aprile-maggio o settembre-ottobre. In questo periodo non c’è molta gente, i prezzi non sono alti e soprattutto non si muore di freddo! Per sapere quando vedere l’effetto specchio nel Salar de Uyuni clicca qui.
[ Ad agosto, nel Sur Lipez le temperature di notte scendono fino a -30 gradi! ]
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SICUREZZA
Sulla guida e su internet ho letto più volte che in Bolivia bisogna prestare molta attenzione ad alcune cose.
Tasso di criminalità: in Bolivia è molto elevato e in continuo aumento. Per fortuna non abbiamo avuto episodi spiacevoli ma è meglio partire sapendo a cosa si potrebbe andare incontro. Le zone più a rischio per i turisti sono le grandi città, come La Paz: il consiglio è quello di non girare con troppi contanti, non uscire di notte e se si deve prendere un taxi, scegliere solo i radio taxi.
Attenzione anche ai finti poliziotti: se vi chiedono documenti per strada, insistete per recarvi alla stazione di polizia.
Manifestazioni di protesta: in Bolivia sono molto frequenti. E’ consigliato non assistere a queste manifestazioni e allontanarsi qualora ci si trovi nel bel mezzo di una di esse.
Incidenti: spesso si verificano molti incidenti dove restano coinvolti anche turisti, per colpa di autisti ubriachi. E’ importante assicurarsi che l’autista non sia in stato di ebrezza, in caso contrario non salite in macchina!
Per quanto riguarda i tour, sono rimasta molto colpita da quelli per visitare le miniere di Potosì. Non ho voluto partecipare a questo tour per una serie di motivi: innanzitutto, sono un po’ claustrofobica e mi sento male al solo pensiero di andare sottoterra e camminare in piccolissimi cunicoli. In secondo luogo, ho letto che si è esposti a numerosi pericoli: è spesso usata la dinamite e si è costantemente esposti a polveri e altre sostanze. In terzo luogo, i minatori lavorano in condizioni terribili, e non mi andava di vederli. Se si vuole conoscere di più sulla vita in miniera senza partecipare ad un tour sottoterra, è possibile partecipare ai tour che si svolgono al di fuori dell’ingresso delle miniere, oppure parlare con un ex minatore.
[ Il centro di La Paz ]
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HOTEL E RISCALDAMENTO
Prima di partire, avevo letto su internet che molte persone in Bolivia patiscono il freddo durante la notte perché le strutture ricettive sono prive di riscaldamento. Una volta arrivata in Bolivia, mi sono resa conto che il problema del riscaldamento è relativo, nel senso che non è vero che gli alberghi in Bolivia non hanno il riscaldamento: generalmente le strutture alberghiere sono dotate di riscaldamento e questo può mancare solo in alcune strutture, soprattutto negli ostelli.
Prenotando gli alberghi su booking.com ho avuto modo di verificare se la struttura fosse dotata o meno di riscaldamento e scegliere di conseguenza. Per quanto riguarda il tour nel Sur Lipez, vale più o meno lo stesso discorso: gli hotel di Uyuni dove ho soggiornato erano provvisti di riscaldamento e calde coperte.
Durante la notte trascorsa nel deserto del Siloli presso l’hotel ecologico Taika del Desierto, il riscaldamento di notte veniva spento e nel bagno il tetto era fatto di plexiglas: nemmeno in questo caso ho patito il freddo perché c’erano tante calde coperte e perfino la federa del cuscino era in pile. Se si sceglie di dormire in ostello e di visitare la Bolivia durante i mesi di luglio e agosto è consigliato il sacco a pelo, in modo da stare al caldo anche con rigide temperature.
Un’esperienza indimenticabile da fare a Uyuni è dormire in un Hotel di sale. Ne parlo in questo articolo: dormire in un hotel di sale in Bolivia.
[ Hotel di sale in Bolivia ]
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COME SCEGLIERE L’AGENZIA PER IL TOUR NEL SALAR DE UYUNI E DINTORNI
A meno che non si viaggia in alta stagione, è possibile prenotare il tour del Los Lipez anche il giorno prima. Devo dire che dalle recensioni lette su internet, non ne sono arrivata ad una. Della medesima agenzia ho letto sia recensioni eccellenti che recensioni pessime.
Mentre leggevo queste recensioni mi sono resa conto che la maggior parte di queste riguardano i tour standard, ovvero quelli condivisi. Questo genere di tour prevede la condivisione del veicolo con altre persone (fino a 6) e l’ostello con camere condivise. Il tour costa circa 130 $ che, a mio avviso, è una cifra troppo bassa per pretendere di avere un servizio eccellente.
L’alternativa ai tour condivisi sono i tour privati, più costosi indubbiamente, ma con un comfort differente. Al di là del tipo di tour che si intende scegliere (condiviso o privato), il modo migliore per selezionare l’agenzia è confrontarsi con persone che hanno più o meno le nostre abitudini o esigenze. Qui un post dettagliato sul tour nel Salar de Uyuni e Los Lipez.
[ Tour in partenza ]
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COSA PORTARE
In Bolivia è necessario portare con se un abbigliamento tecnico. A questo proposito, consiglio delle scarpe comode, come degli scarponcini bassi da trekking. Considerate le elevate altitudini, è meglio avere con se una giacca antivento e un pile. E se si visita la parte sud-occidentale durante l’inverno (maggio-agosto), è meglio avere con se anche un sacco a pelo. Indispensabili crema solare e cappello.
[ Nel salar indossare cappello e crema solare: il sole è accecante! ]
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