Quando si visita il Sud America, in particolare le Ande, si può sentir parlare di soroche, il mal di montagna. Si tratta di un insieme di patologie che si manifestano a determinate altitudini: quando il nostro corpo non riesce ad acclimatarsi, iniziamo a provare alcuni malesseri come mal di testa e insonnia. Questi sintomi si manifestano soprattutto il Bolivia, dove per quasi tutto il viaggio si è ad un’altitudine compresa tra i 3600 m e i 4900 m. Questi malesseri possono essere curati seguendo alcune semplici regole.
Voglio fare una premessa. Prima di partire per le Ande è molto importante consultare il proprio medico: le informazioni che trovi scritte di seguito hanno un mero carattere indicativo e si basano sulla mia personale esperienza e su quanto appreso durante i corsi del CAI ma non può assolutamente sostituire il parere di un medico!
SOROCHE: CHE COS’E’?
Con il termine soroche si suole indicare il mal di montagna. E che cos’è il mal di montagna? Anche noto come AMS (Acute Mountain Sickness), è un insieme di patologie che si manifestano ad altitudini elevate, quando il corpo umano non si è correttamente acclimatato. Ad altitudini elevate la pressione atmosferica diminuisce e questo comporta una diminuzione dell’ossigeno e uno stato di ipossia. Si può soffrire di mal di montagna anche a 2000 metri ma in genere è sopra i 3000 metri che i casi sono più frequenti.
Il mal di montagna è molto soggettivo: non tutti ne soffrono, ma ci sono alcune persone che stanno terribilmente male. E non è da sottovalutare perché, a determinate altitudini, può diventare letale: in casi estremi, l’organismo può accumulare molti liquidi e questo può causare l’edema polmonare da alta quota che può portare alla morte se non si scende immediatamente di quota.
[ Verso le lagune altiplaniche in Cile, a 4000 m slm ]
È quindi molto importante l’acclimatamento. Con questo termine si suole indicare l’adattamento del nostro corpo ad altitudini elevate. Una delle regole fondamentali per l’acclimatamento è quella di salire lentamente di quota e poi dormire sempre ad un’altitudine più bassa di quella raggiunta durante il giorno.
Per quanto riguarda i Paesi andini, è buona cosa seguire le stesse regole che si applicano in montagna e quindi acclimatarsi lentamente. Spesso però, questo non basta: può capitare che i sintomi del mal di montagna si manifestano anche dopo giorni di acclimatamento, oppure il tempo che abbiamo a disposizione per il viaggio non ci permette di acclimatarci.
[ Paesaggi lunari al confine tra Cile e Bolivia ]
SINTOMI
Quali sono i sintomi del soroche? Il sintomo più comune del mal di montagna è il mal di testa. Altri sintomi possono essere la mancanza di appetito e il vomito, l’insonnia e il senso di spossatezza. Quando ci si trova ad altitudini elevate e si ha uno di questi sintomi, è bene prendere le precauzioni del caso e se i sintomi persistono, è necessario scendere immediatamente di quota. In linea di massima, i sintomi del mal di montagna si manifestano nelle prime 24 ore in quota ma talvolta possono anche manifestarsi successivamente, anche due settimane dopo.
PRIMA DI PARTIRE
Prima di partire è molto importante consultare il proprio medico ed eventualmente sottoporsi ad esami specifici, come l’elettrocardiogramma. Le persone che soffrono di pressione alta potrebbero essere più a rischio ad altitudini elevate, ed è necessario prendere le precauzioni necessarie. È consigliabile essere in buona forma fisica e cercare di preparare il proprio corpo per tempo con qualche esercizio fisico.
COME COMBATTERE IL SOROCHE
È importante acclimatarsi. Per fare ciò, è necessario non fare sforzi per i primi giorni e riposarsi il più possibile, evitando sforzi eccessivi. È meglio prediligere spostamenti via terra, per esempio in auto o in bus, piuttosto che in aereo. È consigliato dormire ad altitudini inferiori rispetto a quella raggiunta durante il giorno: meglio andare a letto presto ed evitare una cena pesante a base di carne perché ad altitudini elevate la digestione è più lenta. Sono consigliati cibi leggeri ricchi di carboidrati: io consiglio la quinoa, soprattutto in Bolivia. È sconsigliato bere bevande alcoliche ma per favorire l’idratazione è necessario bere molti liquidi: se andate in bagno di frequente, è un buon segno!
[ Hornocal, le montagne colorate dell’Argentina del Nord a 4350 m ]
RIMEDI NATURALI
Se si è colpiti dal soroche, è importante riposarsi e tenere sotto controllo i propri sintomi. Durante il mio viaggio in Bolivia sono stata colpita dal mal di montagna: era abbastanza prevedibile perché, per forza di cose, siamo atterrati all’aeroporto di El Alto a 4000 m e anche se poi siamo scesi a La Paz a 3600 m, l’altitudine era comunque notevole e ho avuto mal di testa per tutto il giorno. Per fortuna il giorno seguente sono stata subito meglio ma durante il viaggio, ho sofferto un’altra volta di soroche: quando sono arrivata a Potosì da Sucre, sono passata da 2800 m a 4090 m e ho avvertito un leggero mal di testa. Anche in questo caso mi è passato dopo poco e per fortuna, nel tour del Sur Lipez, a 4900 m, non ho più avuto problemi.
Non credo che i rimedi naturali salvino la vita però ne ho fatto uso, anche perché abusare dei medicinali non è consigliato e non sempre risolvono la situazione. Detto questo, le foglie di coca sono il rimedio naturale più adatto per combattere il mal di montagna. Tutte le mattine mi preparavo un infuso di mate di coca che portavo con me in un termos e che bevevo più volte al giorno (non dopo le 18, perchè ha un effetto stimolante e si rischia di non dormire!). Inoltre, questo infuso aiuta l’idratazione. Masticare le foglie di coca ha un’azione ancora più immediata: le potete trovare ovunque e basta metterle in bocca e masticarle ma non sono da ingoiare. La coca ha un effetto molto simile a quello del caffè, un effetto stimolante ed energizzante ma non crea dipendenza.
[ Mate de coca: infuso con le foglie di coca ]
MEDICINALI
Per quanto riguarda i medicinali, quello più adatto per il mal di montagna è il diamox, che si può facilmente trovare nelle nostre farmacie. Per combattere il mal di testa c’è il paracetamolo: io uso l’efferalgan ma va bene anche l’aspirina o l’oki. Questi sono i medicinali più adatti per combattere il mal di montagna. In ogni caso il medico, prima di partire, saprà indicarvi i medicinali da portare con voi. Se vi siete dimenticati o, come nel nostro caso, finite il diamox, potete recarvi presso una farmacia in loco e troverete dei medicinali molto simili, l’importante è spiegare bene a cosa vi servono e controllare che abbiamo gli stessi principi attivi. Per questo motivo, è molto importante portare sempre con sé le ricette mediche e le confezioni dei medicinali.